Coronavirus e pratica forense: non servono udienze per finire il semestre. Sono tanti i praticanti avvocati che in questo periodo stanno facendo i conti con l’ansia di terminare il semestre necessario per l’esame di abilitazione. Per intervenire anche su questo fronte, sono state dettate nuove disposizioni per la pratica avvocato 2020 da parte degli organi di Governo che, nel nuovo decreto scuola 2020, hanno anche inserito un regime di favore anche per i praticanti avvocati. L’esame avvocato 2020 non verrà compromesso.
A disciplinare le nuove misure ci pensano gli artt. 4 e. 5 del Decreto scuola che tratta delle misure urgenti per lo svolgimento degli esami di Stato per la professione forense.
Per avere conferma delle ingerenze del coronavirus sulla pratica per avvocati, attendiamo comunque l’ufficialità con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo decreto.
L’attuale assetto normativo prevede che il praticante avvocato debba assistere ad almeno venti udienze per ciascuno dei tre semestri di durata. Il periodo di 18 mesi, dunque, deve essere integrato da una serie di udienze da svolgere entro limiti prestabiliti.
Il nuovo Decreto scuola, sul punto, stabilisce che per considerare svolto con esito positivo il semestre non è necessario presenziare alle udienze.
Stop alle attività formative per i tirocinanti ex art. 73
Per evitare il diffondersi del contagio anche nei Tribunali e negli altri uffici giudiziari, sono sospese anche tutte le attività formative relative ai tirocini presso gli uffici giudiziari di cui all’art.73 del D.L 21 giugno 2013, n. 99.
Pratica forense di 16 mesi per i neolaureati
Il coronavirus influenza anche la pratica per avvocati dei giovanissimi. Tra le misure approntate, inoltre, si assiste alla riduzione del periodo di pratica forense di 18 mesi. Per i neolaureati dell’ultima sessione di laurea relativa all’anno accademico 2018/2019, il periodo di pratica sarà di 16 mesi.