Autore: anna

Come si diventa assistenti sociali in Italia? Vuoi sapere come diventare assistente sociale? La professione dell’assistente sociale è sorta e si è sviluppata, in particolare nei paesi di lingua anglosassone, solo nel Novecento, quando il concetto di «assistenza sociale» ha trovato una più concreta applicazione legislativa, con l’affermazione della concezione dello «Stato sociale». Per «Stato sociale» si intende quel tipo di Stato che ha come fine e garantisce non solo l’eguaglianza e la libertà dei cittadini, ma anche (entro i limiti in cui le risorse e le energie pubbliche lo consentono) il benessere sociale, sia mediante una serie di attività (tra…

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Requisiti, abilitazione e TFA Ti spieghiamo come diventare insegnante di sostegno. L’insegnante di sostegno è un docente in possesso di una specializzazione per le attività di sostegno, che viene assegnato alla classe in cui è stato inserito almeno un alunno con disabilità, per promuovere l’integrazione al suo interno (L. 104/1992). La normativa del reclutamento dell’insegnante di sostegno è cambiata nel tempo diverse volte: dalla previsione di corsi intensivi, scuole di specializzazione per docenti già abilitati e corsi universitari, fino ad arrivare al D.Lgs. 249/2010 che ha stabilito, che la specializzazione per l’attività di sostegno si consegue attraverso percorsi di specializzazione…

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Chi è e cosa fa il consulente finanziario L’attività di un consulente finanziario (in precedenza promotore finanziario) non si limita a quella, che potremmo definire istituzionale, di ricevere e trasmettere le istruzioni o gli ordini dei clienti o, ancora, di promuovere e collocare prodotti finanziari, nonché contratti relativi alla concessione di finanziamenti o alla prestazione di servizi di pagamento. Il consulente finanziario è, infatti, tenuto ad assistere il proprio cliente in ogni fase del rapporto,  verificando, ad esempio, la sua propensione al rischio e monitorando con lui, una volta sottoscritto il contratto, le performance dell’impiego effettuato e le possibilità di…

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Cosa occorre per diventare un magistrato in Italia? Il concorso in magistratura rappresenta una meta ambita da molti studenti della facoltà di giurisprudenza. Con le sue tre prove scritte e la prova orale dalla portata mastodontica, sono sempre di più i neolaureati che attendono il bando di concorso annuale per provare a raggiungere la toga. Diventare un magistrato non è un gioco da ragazzi, bisogna studiare in modo approfondito materie molto vaste e, proprio per tale ragione, è necessario iniziare fin da subito per non farsi trovare impreparati. Esaminiamo nel dettaglio cosa occorre per diventare un magistrato. Vuoi entrare a…

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Cosa serve per diventare giornalista professionista o pubblicista? Vorresti essere un giornalista e lavorare nel mondo editoriale per riportare i fatti di cronaca? Ti piacerebbe girare per l’Italia alla ricerca di informazioni e verità?  Se sì, dovresti continuare a leggere le prossime righe dedicate alla professione di giornalista. Prima di incominciare a vedere nei dettagli cosa occorre fare e quali esami occorre sostenere per diventare giornalisti, è opportuna una piccola precisazione: nel nostro Paese la professione del giornalista è regolata dalla Legge n. 69/1963 “Ordinamento della professione di giornalista”. Sono riconosciute due diverse tipologie di figure professionali: i giornalisti professionisti, che…

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Quali sono i requisiti per partecipare all’esame e come si articola In Italia l’attività di intermediazione assicurativa è riservata esclusivamente ai soggetti iscritti al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi (RUI) che  abbiano la residenza o la sede legale in Italia o di un altro Stato membro. Il registro è composto da 6 sezioni distinte. Le sezioni A e B del RUI sono dedicate rispettivamente agli agenti e ai broker. In base all’art. 109 del Codice di Assicurazione gli agenti di assicurazione agiscono in nome e per conto di una impresa di assicurazioni e pertanto sono legati a questa da…

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Sembra secondario e qualcuno sui social ci scherza su… ma è questione serissima, visto che in più occasioni il Giudice amministrativo ha preso in considerazione il problema. Nelle procedure concorsuali pubbliche le regole che vietano l’apposizione di segni di riconoscimento sugli elaborati scritti sono finalizzate a garantire l’anonimato, a salvaguardia della par condicio tra i candidati. La prova scritta non deve riportare, quindi, la sottoscrizione dei candidati, né altri segni di riconoscimento idonei a rivelarne l’identità (art. 22, R.D. 37/1934). Secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato 20-9-2006, n. 5511; Cons. Stato 26-3-2012, n. 1740; TAR Lazio Roma 3-7-2007,…

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