Concorso Regione Campania 5000 posti: De Luca si corregge in corsa sui numeri dei posti messi a bando. Una cosa è certa, la stima ufficiale dei numeri del concorso alla Regione Campania non si saprà fino all’inizio del prossimo anno, quando verrà pubblicato il bando. Il primo a creare confusione è stato proprio colui che il concorso l’ha annunciato ovvero il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, che in una diretta Facebook venerdì 4 novembre aveva annunciato il concorso dicendo che sarebbe stato da 10.000. I posti sono diventati 5.000 poi nel pomeriggio di ieri, con le ultime dichiarazioni: non ci resta quindi che attendere i primi giorni di gennaio per il responso definitivo.
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Le dichiarazioni di De Luca
Il Presidente della Regione, nel suo intervento all’assemblea Anci Campania nel Belvedere di San Leucio a Caserta ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano notizie sul concorso pubblico annunciato pochi giorni prima:
“Abbiamo deciso di fare un altro concorso come Regione Campania per altri 5mila dipendenti. Lo faremo a gennaio e abbiamo intenzione di completare questo concorso entro 9 mesi, chiudiamo l’operazione sicuramente entro il 2023″. Rivolgendosi poi ai sindaci presenti, De Luca ha chiesto di “indicare le esigenze di piante organiche, perché il nostro concorso deve essere rapportato alla domanda di figure professionali che viene dai Comuni.
“Abbiamo intenzione di completare questo concorso entro 9 mesi, vogliamo dare tempi estremamente accelerati: anziché 9 mesi di formazione, facciamo 3 mesi di formazione presso i Comuni, per quelli che si aggiudicano il concorso, dopo 3 mesi il Comune fa un colloquio orale e decide l’assunzione. Offriamo un’opportunità straordinaria per rinsanguare le piante organiche, ma è evidente che non andremo avanti se non avremo da parte dei Comuni la richiesta di personale per coprire tutto o in parte le piante organiche. Ci carichiamo noi le spese per il concorso, almeno 10 milioni, paghiamo noi la formazione professionale e chiudiamo l’operazione sicuramente entro il 2023, se ce la facciamo entro l’estate. E’ un aiuto straordinario per i sindaci per l’attività ordinaria ma anche per i progetti legati al Pnrr”.
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